Erminio Tansini, “Senza titolo”, 2016, olio su tela, 70 x 80 cm (particolare rielaborato). © Erminio Tansini

Via Krupp a Capri

La via

Via Krupp è una delle strade più celebri e uno fra i punti panoramici più interessanti di Capri, inerpicata sulle falesie che si stendono lungo la parte sud-est dell’Isola Azzurra, tra i Faraglioni, il Monte Castiglione e Marina Piccola.

Fu costruita tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo su iniziativa dell’imprenditore tedesco Friedrich Alfred Krupp (1854-1902), per creare un itinerario che collegasse l’approdo di Marina Piccola con la zona degli odierni Giardini di Augusto e della Certosa di San Giacomo (sovrastanti la Grotta dell’Arsenale).

Affacciata sul Mar Tirreno, il suo tracciato è scavato nella pietra calcarea e, nel tratto compreso tra i Giardini di Augusto e Punta Cannone, è sagomato con un caratteristico andamento a tornanti.

La strada percorre l’ambiente naturale della macchia mediterranea, punteggiato dalle tipiche essenze della vegetazione di scogliera: agave, ginepro, mirto e pino marittimo.

Sospesa fra mare e rocce, Via Krupp è divenuta anche un luogo d’ispirazione e di esposizione per artisti provenienti da vari Paesi sparsi tra Africa, America, Asia, Europa e Oceania.

La storia

La costruzione di Via Krupp fu avviata nel 1899 per iniziativa del magnate tedesco Friedrich Alfred Krupp.

L’imprenditore era figlio di Alfred Krupp (detto «Kanonenkönig», cioè «re cannone») e nipote di Friedrich Carl Krupp, che nel 1811 fondò a Essen la Firma Friedrich Krupp zur Verfertigung des Englischen Gussstahls und aller daraus resultierenden Fabrikationen.

Considerato l’uomo più ricco della Germania, tra il 1887 e il 1902 Friedrich Alfred fu al comando della Krupp-Gussstahlfabrik: colosso europeo nella fabbricazione dell’acciaio, destinato soprattutto agli armamenti dell’Impero Tedesco.

All’epoca, era l’azienda più grande in Europa, con circa 70.000 dipendenti censiti nel 1902 (divenne Friedrich Krupp AG nel 1903 e fu successivamente fusa con la Thyssen AG per dar vita alla ThyssenKrupp AG nel 1999).

Friedrich Alfred visitò Capri per la prima volta nel 1889, durante un viaggio attraverso il Mar Mediterraneo. Nove anni più tardi tornò sull’Isola Azzurra e decise di eleggerla a luogo delle proprie villeggiature, scegliendo il Grand Hotel Quisisana come residenza per i mesi estivi.

Appassionato cultore delle scienze naturalistiche, il capitano d’industria era frequentemente impegnato con ricerche sulla biologia marina, in stretto contatto la Stazione Zoologica di Napoli (fondata nel 1872 dallo scienziato pomerano Felix Anton Dohrn).

A Capri il magnate disponeva di due panfili: il Maya e il Puritan, con i quali condusse vari tipi d’indagini: scoprì una grotta lungo la costa caprese (la Grotta Bianca) e individuò decine di specie viventi allora sconosciute.

Le due imbarcazioni stazionavano alla fonda nella baia di Marina Piccola: approdo che dall’albergo Quisisana era raggiungibile attraverso un percorso che aggirava tortuosamente il Monte Castiglione a nord, verso l’entroterra.

Desideroso di abbreviare il tragitto e di migliorare l’assetto viario di Capri, Friedrich Alfred si offrì di costruire a proprie spese un nuovo collegamento verso Marina Piccola, lungo le falesie calcaree a sud dell’altura, presso Punta Cannone: itinerario più rapido e diretto ma morfologicamente più impegnativo.

Il 28 maggio 1899 l’amministrazione comunale di Capri, guidata dal sindaco Federico Serena, approvò la proposta dell’imprenditore tedesco, che acquistò alcuni terreni a ovest della Certosa di San Giacomo per realizzare il percorso viario e preparare dei giardini ornamentali sopra la Grotta dell’Arsenale.

L’opera fu progettata e costruita sotto la direzione dell’ingegnere napoletano Emilio Mäyer. I lavori iniziarono nell’autunno dello stesso 1899 e si protrassero per diciannove mesi, permettendo l’apertura della strada nella primavera 1902.

Il 2 aprile di quell’anno il Comune di Capri stabilì che la via fosse intitolata al suo promotore, così come il parco vicino alla certosa.

Friedrich Alfred Krupp poté goderne soltanto per breve tempo. Nelle settimane successive il magnate s’impegnò nella vita politica caprese, sostenendo finanziariamente la locale fazione clericale. Di contro, il partito anticlericale rinfocolò voci secondo cui l’imprenditore di Essen avrebbe organizzato orge e festini anche con ragazzi minorenni dell’isola.

Nell’ottobre successivo, un articolo de «La propaganda - Quotidiano socialista» additò il capitano d’azienda come un degenerato approfittatore che corrompeva la morale dei giovani isolani (le pratiche omosessuali erano tollerate nel Regno d’Italia ma perseguite penalmente nell’Impero Tedesco, di cui l’industriale era suddito).

Le accuse furono riprese anche dai giornali «Avanti!», «Il Mattino» e «Vorwärts»: lo scalpore raggiunse la Germania coinvolgendo il kaiser Guglielmo II Hoenzollern, amico dell’industriale.

In novembre Friedrich Alfred Krupp fu espulso dall’Italia e tornò in patria. Provato dalle avversità, morì quello stesso mese in circostanze non chiare: ufficialmente, per emorragia cerebrale; secondo alcune tesi, per suicidio.

Le vicende scandalistiche misero in ombra il notevole impegno profuso dal magnate nella realizzazione del collegamento verso Marina Piccola: costruzione che aveva cominciato a riscuotere interesse e plausi già in fase di progettazione e allestimento.

Il riconoscimento del suo patrocinio subì un altro colpo durante il primo conflitto mondiale, dopo che il Regno d’Italia ebbe dichiarato guerra al Deutsches Reich nell’agosto 1916.

Gli eventi bellici resero politicamente sconsigliabile mantenere l’intitolazione a un membro della famiglia Krupp, artefice dell’armamento di uno stato nemico.

Nel settembre 1918 Via Krupp e i Giardini Krupp furono ribattezzati Via di Augusto e Giardini di Augusto (l’originale dedicazione all’imprenditore tedesco fu ripristinata nel 1961 ma il parco mantenne la denominazione augustea).

Divenuta in breve tempo un’attrazione paesaggistica e ingegneristica di Capri, la strada risentiva del difficile e instabile ambiente morfologico in cui era sorta.

Problemi significativi erano i crolli che interessavano le falesie adiacenti il sedime del manufatto: fenomeni che minacciavano d’interrompere o distruggere varie sezioni del tracciato.

Addirittura, nel 1927 il podestà Marino Dusmet chiese l’intervento di una nave della Regia Marina perché demolisse a colpi di cannone un costone roccioso pericolante.

Ritenuta troppo rischiosa, la proposta non fu accolta e si dovette ricorrere ai tradizionali interventi di messa in sicurezza che, insieme alla normale manutenzione, rappresentavano un onere gravoso per il Comune di Capri, dal punto di vista sia economico sia gestionale.

Soggetta a un incessante degrado, Via Krupp fu chiusa nel 1976, dopo la caduta di un masso che provocò danni consistenti.

Pur interrotta, la strada continuò ad attrarre i visitatori, costringendo l’amministrazione comunale a far erigere muretti e a installare cancelli per limitare le intrusioni.

Il desiderio di poter ripercorrere l’itinerario panoramico verso Marina Piccola era però molto vivo fra i capresi e i turisti: così, il Comune avviò dei lavori per ristrutturare il collegamento e renderlo nuovamente fruibile al pubblico.

Fallita una riattivazione del tracciato nel 1994, l’opera di risistemazione proseguì fino al decennio successivo. Il 30 giugno 2008 Via Krupp fu riaperta ai visitatori, con una cerimonia svoltasi alla presenza del presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e dell’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania Michael Steiner.

Le difficoltà manutentive continuarono però a farsi sentire: nuovi crolli si verificarono nel 2009 e nel 2011, mentre dal 2014 la strada fu chiusa per nove anni allo scopo di condurre ulteriori azioni di consolidamento, terminate nel 2023 (la nuova riapertura avvenne il 24 giugno).

La natura

L’ambiente che Via Krupp attraversa nei suoi circa 1.350 metri di lunghezza è quello della falesia mediterranea.

Dal punto di vista geologico, Capri rappresenta la naturale prosecuzione strutturale della Penisola Sorrentina: come per quest’ultima, la sua genesi è sedimentaria, diversamente dalle altre isole dell’arcipelago partenopeo, che sono di origine vulcanica.

In particolare, lungo la zona del Monte Castiglione, le coste sono alte e frastagliate, caratterizzate da baie profonde e promontori, con aree di bosco alternate alle formazioni calcaree.

Molto esposta ai venti di libeccio, mezzogiorno e scirocco, la roccia carbonatica su cui si snoda il sedime della strada è soggetta all’abrasione marina e, soprattutto, all’azione meccanica dei fenomeni atmosferici, che favoriscono i crolli.

La vegetazione è tipicamente mediterranea, adattata al clima dell’Isola Azzurra: mite d’inverno e caldo-secco d’estate, quando l’acqua può mancare completamente (anche per la natura permeabile dei calcari che formano le scogliere).

Attorno a Via Krupp, si possono individuare l’acanto comune (Acanthus mollis), l’Agave americana, il corbezzolo (Arbutus unedo), l’Erica arborea, il fico d’India (Opuntia ficus-indica), il garofano selvatico (Dianthus sylvestris), il ginepro (Pistacia lentiscus), la ginestra odorosa (Spartium junceum), il leccio (Quercus ilex), il lentisco (Pistacia lentiscus), il litospermo medicinale (Lithospermum officinale), il mirto o mortella (Myrtus communis), il pino marittimo (Pinus pinaster) e il pino nero (Pinus nigra).

La fauna che popola quest’ambiente naturale comprende l’ape legnaiola (Xylocopa violacea), il biacco (Hierophis viridiflavus), il bombo terrestre (Bombus terrestris), il gabbiano reale (Larus michahellis), il geco comune o tarantola muraiola (Tarentola mauritanica), l’icaro o argo azzurro (Polyommatus icarus), la lucertola dei muri (Podarcis muralis) e il merlo (Turdus merula).

Talvolta, è possibile avvistare alcuni esemplari di falco pellegrino (Falco peregrinus Tunstall), che si spostano in vari luoghi dell’isola.

Gli eventi d’arte

Grazie al suo eccezionale connubio di natura e architettura, nel corso degli anni la strada voluta da Friedrich Alfred Krupp ha colpito l’attenzione di artisti provenienti da varie parti del mondo.

Gli autori sono stati attratti dalla panoramicità del luogo (affacciato sui Faraglioni e su Marina Piccola), dalle asperità dell’ambiente (le scogliere a picco sul mare, con la vegetazione abbarbicata alle rocce) e dal sinuoso tracciato stradale (specie nel tratto vicino ai Giardini di Augusto, dove i numerosi tornanti e il marcato dislivello generano curiosi effetti prospettici).

Tra i fotografi che hanno operato lungo Via Krupp si possono ricordare Luca Amato, Roman Babakin, John Barneson, Jan Christopher Becke, Stephen Birch, Stephen Bisgrove, Tibor Bognár, Massimo Borchi, Piero Bottoni, Tim Brighton, Kevin Britland, Elliott Brown, Luca Campigotto, Valery Collins, Salvatore Conte, Enrico De Vita, Sylvain Deleuze, Nelson Escobar, Sergej Figurnyj (Сергей Фигурный), Vlad Ghiea, Giuseppe Greco, Robert Harding, Arnt Haug, Julia Hawkins, Kurt Hielscher, Robin Horn, Jeremy Horner, Vicki Jauron, Zbynek Jirousek, Nikolaj Petrovič Koržov (Николай Петрович Коржов), Susanne Kremer, Joana Kruse, Jerry Lai, Melvyn Longhurst, Kevin Mader, Gabriele Maltinti, Mikko Mattila, John e Lisa Merrill, Georgia Mizuleva, Christian Müringer, Mikolaj Niemczewski, Dragos Olariu, Gary Oldman, George Oze, Sarah Peterson, Roman Plesky, Jon Reid, Dirk Renckhoff, Giovanni Ricci, Marco Rubino, Michael Runkel, Václav Schindler, Gisele Schmidt, Irina Selina (Ирина Селина), Andrei Stancu, Dallas Stribley, Davide Tansini, Irina Volkova (Ирина Волкова), Wolfgang Weinhäupl, Berthold Werner e David Williams.

La strada è stata raffigurata nei dipinti di vari pittori, come Ugo Astarita, Karl Theodor Böhme, Fabrizio Cassetta, Karl Wilhelm Diefenbach, Michele Federico, Konstantin Ivanovič Gorbatov (Константин Иванович Горбатов), Władysława Jankowska, Kaidy Lewis, Gustave Lino, Carlo Perindani, Regina Saphier, Anne Schwartz, Paul von Spaun, Olivia Spencer Bower e Fritz Staehr-Olsen.

Dopo la riapertura del 2008, l’area stessa di Via Krupp ha ospitato diverse manifestazioni culturali, dedicate soprattutto alle sculture, alle installazioni, alle performance, ai recital e alla musica.

Dall’agosto all’ottobre 2008 è stata la sede espositiva di Steel Peace – Dai cannoni all’arte: evento collettivo organizzato dalla Bluelizard Art & Design Gallery, che ha proposto lavori basati sul tema della pace (intitolati Albero della speranza, Guerriero incinto, Lucertole blu, Madonna con bambinino, Pietre, Tavolo con mosaico e Vulcano).

Nell’ottobre 2010 Pietro Iori ha presentato Passo dopo passo… Nella storia e nel mito di Capri. Lungo la strada, l’artista ha predisposto decine di orme, a simboleggiare i personaggi più noti legati alla storia caprese: per esempio Joseph Beuys, Liliana Cavani, Ignazio e Edwin Cerio, Norman Douglas, Rita Hayworth, Jaqueline Kennedy, Ada Negri, Tiberio Claudio Nerone, Maksim Gor’kij (Максим Горький), Curzio Malaparte, Filippo Tommaso Marinetti, Axel Munthe, Pablo Neruda, Mimmo Rotella e Totò (Antonio De Curtis), oltre a Friedrich Alfred Krupp.

Sbandierare l’arte nei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia è stato invece il nome dell’iniziativa organizzata in collaborazione con l’Archivio Pari & Dispari di Reggio nell’Emilia e con Capri Outdoors. Per celebrare il Tricolore e il 150º anniversario dell’unificazione italiana, alcuni pittori e creativi sono stati chiamati a realizzare una serie di bandiere, collocate lungo l’itinerario stradale tra l’agosto e il settembre 2011. Il gruppo degli espositori comprendeva Nanni Balestrini, Andrea Chiesi, Jackob De Chirico, Giuseppe Desiato, Hitoshi Nagasawa (Nagasawa Hitoshi, 長澤 仁) e Hyon-Soo Kim (Kim Hyon Soo, 김현수).

Nel settembre 2023 Via Krupp ha ospitato il 47º appuntamento della serie itinerante «Ri-quadri». Protagonisti di quest’evento sono stati i dipinti di Erminio Tansini, ambientati temporaneamente e fotografati lungo le pareti rocciose che fiancheggiano la strada. L’iniziativa è stata preceduta e seguita da altre due tappe della rassegna organizzate attorno al golfo napoletano: rispettivamente, presso Villa Mojaisky-De Maria ad Anacapri e nei Giardini del Molosiglio a Napoli. Nel giugno 2024, i dintorni dell’Isola Azzurra hanno accolto tre ulteriori sessioni della tournée: presso la Scogliera di Torre Trasita a Positano, lungo la Passeggiata Longfellow di Amalfi e nel Chiostro di San Francesco a Sorrento.

Complessivamente, lungo il cammino che unisce Capri a Marina Piccola si è svolto l’operato di artisti provenienti dall’Australia, dall’Austria, dal Canada, dalla Danimarca, dalla Finlandia, dalla Francia, dalla Germania, da Hong Kong, dall’Italia, dalla Nuova Zelanda, dalla Polonia, dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, dalla Repubblica Ceca (Cechia), dalla Repubblica del Sudafrica, dalla Romania, dalla Russia, dalla Slovenia, dagli Stati Uniti d’America, dalla Svizzera, dall’Ucraina e dall’Ungheria.

Info

Luogo:
Capri (Napoli, Campania – Arcipelago Campano, Italia), Via Friedrich Alfred Krupp

Quando:
aperta tutto l’anno (salvo chiusure per allerta meteo)

Gestita da:
Città di Capri

Telefono:
( + 3 9 )  ( 0 )  8 1  8 3 8 6 2 1 4 (Comune di Capri – Ufficio Cultura e Turismo)

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 2 gennaio 2024 – Aggiornato al 10 dicembre 2024

Erminio Tansini, “Senza titolo”, 2016, olio su tela, 70 x 80 cm (particolare rielaborato). © Erminio Tansini