Erminio Tansini, “Senza titolo”, 2009, olio su tavola, 80 x 70 cm (particolare rielaborato). © Erminio Tansini

Fiera di Bologna

La struttura fieristica

La Fiera di Bologna è il principale polo fieristico dell’Emilia-Romagna e un importante punto di riferimento per eventi espositivi e congressuali d’interesse internazionale.

Costruito a partire dal 1964 nel quartiere di San Donato (a Nord-Est del centro storico bolognese), l’impianto si estende a tutt’oggi su una superficie di circa 375.000 , tra aree all’aperto e strutture coperte.

La parte del complesso chiamata Fiera District ospita gli uffici di aziende, compagnie commerciali, fondazioni e istituzioni (per esempio, la sede della Regione Emilia-Romagna, con l’Assemblea Legislativa e la Giunta).

Dal 1965, nel polo fieristico emiliano sono state allestite varie manifestazioni: per esempio la «Fiera Campionaria Internazionale» (1965-2003), «SAIE» (1965-2020, 2022 e 2024), la «Bologna Children’s Book Fair» (o «Fiera del Libro per Ragazzi», 1969-2019 e 2022-2024), «Arte Fiera» (1974-2020 e 2022-2024), il «Motor Show» (1976-2017), il «SANA» (1988-2023), «Pasta Trend» (2010-2011), il «Music Italy Show» (2010-2013) ed «EIMA International» (2010-2019 e 2021-2024).

Queste iniziative hanno coinvolto o coinvolgono annualmente espositori e visitatori provenienti da vari Paesi dell’Africa, dell’America, dell’Asia, dell’Europa e dell’Oceania.

La storia

Il progetto dell’attuale struttura fieristica nacque nel sesto decennio del XX secolo per trovare una collocazione funzionale agli eventi espositivi ospitati nel capoluogo emiliano.

Fino alla metà degli Anni ’50 l’Ente Autonomo delle Fiere di Bologna (costituito nel 1947) svolgeva le proprie manifestazioni nella zona Nord del centro storico, tra il Parco della Montagnola e il Palazzo del podestà in Piazza Maggiore.

Iniziative di grande richiamo come la «Fiera Campionaria Internazionale» (inaugurata nel 1901) necessitavano di un moderno complesso espositivo, con ampi padiglioni e strutture di servizio: all’epoca, in Italia, esemplari del genere erano già funzionanti a Milano, Padova e Roma; si stavano pianificando o costruendo a Genova, Verona e Vicenza; erano stati utilizzati a Napoli.

Nel 1961 fu bandito un concorso per la sistemazione urbanistica e la progettazione di massima del comprensorio fieristico, da erigere a Nord-Ovest del centro cittadino, nel quartiere di San Donato: fra le odierne direttrici stradali di Via Emilio Zago (in uscita da Porta Galliera), di Viale della Repubblica e di Via San Donato (proveniente dall’omonima porta), a ridosso della linea di cintura ferroviaria e a circa un chilometro dal tracciato previsto per l’autostrada A14 Bologna-Taranto (o Autostrada Adriatica), autorizzata nel medesimo 1961.

Fu scelto il progetto presentato dagli architetti italiani Leonardo Benevolo, Tommaso Giura Longo e Carlo Melograni. I lavori iniziarono tre anni più tardi, con la costituzione della Società Finanziaria Fiere di Bologna: l’8 maggio 1964, giornata inaugurale della 28ª Fiera Campionaria, si tenne la cerimonia della posa della prima pietra alla presenza dell’arcivescovo di Bologna, il cardinale Giacomo Lercaro.

L’anno successivo la 29ª edizione poté essere accolta nell’erigendo complesso di San Donato. I dieci padiglioni del nucleo storico occupavano 43.000 : la loro edificazione costò tre miliardi di lire.

Alla fine del 1967 il Comune di Bologna conferì l’incarico di studiare un nuovo quartiere nella periferia Nord della città all’architetto giapponese Kenzō Tange (Tange Kenzō, 丹下健三: già attivo nella ricostruzione di Hiroshima), mentre la Società Finanziaria Fiere di Bologna gli commissionò l’ideazione di un centro direzionale, insieme a un ampliamento degli spazi espositivi (eseguito fra il 1978 e il 1983).

Tre anni più tardi il progettista nipponico presentò il masterplan intitolato Bologna 1984 ma solo il centro direzionale a Sud-Ovest dei padiglioni fieristici (approvato nel 1973 e chiamato in seguito Fiera District) raggiunse la fase attuativa, con l’avvio del cantiere nel 1978 a cura della ditta SVECOTRE.

Note in città come le Torri della Fiera (o, internazionalmente, come Kenzō Tange Towers), le sette strutture alte fra i 79 e gli 83 metri furono affidate per la progettazione esecutiva a diversi architetti, fra cui Giampaolo Mazzucato, Umberto Maccaferri e Ferdinando Forlay. Invece, lo spazio su cui le costruzioni si affacciano (Piazza Renzo Imbeni) fu progettato dall’architetto, designer, scenografo e scultore giapponese Isamu Noguchi (Noguchi Isamu, 野口 勇).

L’inaugurazione dei primi edifici si tenne nel 1983 ma i lavori si protrassero fino al 2010, quando fu completata l’ultima torre.

Nel 1996 fu attivata la fermata ferroviaria Bologna Fiera (poi trasformata in stazione e rinominata in Bologna Fiere), situata nel tratto della linea di cintura antistante lo spazio tra i padiglioni 16 e 30.

Tra la fine degli Anni ’90 e l’inizio del XXI secolo si rese necessario un ulteriore ampliamento dell’area espositiva. Il progetto fu affidato all’architetto Pierluigi Cerri e i nuovi edifici furono completati fra il 2004 e il 2008.

Durante lo stesso periodo, fu riformata anche la struttura gestionale: nel 2002 fu costituita la BolognaFiere S.p.A., che divenne proprietaria del comprensorio fieristico (organizza iniziative anche tra Brasile, Cina, Colombia, Filippine, Germania, Hong Kong, India, Indonesia, Malesia, Polonia, Romania, Russia, Stati Uniti d’America, Svizzera, Thailandia, Ungheria e Vietnam).

Altri padiglioni (per un totale di circa 33.000 ) furono realizzati fra il 2017 e il 2018, ideati dall’architetto Gianni Di Gregorio con la progettazione strutturale studiata dall’ingegner Massimo Majowiecki: l’inaugurazione si tenne il 13 settembre 2018 alla presenza dell’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi.

Lo stesso anno, in dicembre, fu completato e aperto al traffico veicolare lo svincolo autostradale di Bologna Fiera, lungo l’A14, costato 160 milioni di euro.

Nel 2019 e nel 2021 furono allestiti in successione due impianti sportivi temporanei (chiamati Virtus Segafredo Arena), per ospitare le partite casalinghe della squadra Virtus Pallacanestro Bologna. Dal 2023 è in costruzione la Virtus Arena, concepita come sede stabile per gli incontri di basket.

Attualmente, la Fiera di Bologna si estende su una superficie lorda coperta ed esterna di circa 375.000 , con diciotto padiglioni attivi accessibili da cinque ingressi indipendenti. Dispone inoltre di circa 14.500 posti auto e di un eliporto interno (attiguo al padiglione 16, vicino alla ferrovia). Nel 2009 i visitatori censiti furono più di un milione e duecentomila.

Le istituzioni

Nel quartiere fieristico di Bologna (in particolare, all’interno del Fiera District) hanno sede diverse istituzioni, aziende, fondazioni e società, sia pubbliche sia private.

Le Kenzō Tange Towers ospitano gli uffici della Regione Emilia-Romagna: la Presidenza, la Giunta, l’Assemblea Legislativa, l’Agenzia Regionale per il Lavoro, Appennini e Verde, la Biblioteca dell’Assemblea Legislativa e la Biblioteca Giuridica della Giunta.

Nella Terza Torre della Regione si trova anche il Museo Giardino Geologico Sandra Forni (che raccoglie fossili, minerali, rocce e suoli acquisiti dall’Area Geologia, Suoli e Sismica della Regione stessa), mentre nel complesso della Torre 2 è situato il coordinamento bolognese del Partito Democratico.

Gli edifici del Fiera District accolgono anche associazioni e istituti di formazione: AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), ACMI (Associazione Italiana Chiusure Industriali e Residenziali), AIRCES (Associazione Italiana Revisori Legali dell’Economia Sociale), Bologna Business School, CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Demetra Formazione, FITA (Federazione Italiana Trasportatori Artigiani), IFOA Bologna, Legautonomie Bologna, Legacoop Bologna, Magazzini Sonori, MUNER (Motorvehicle University of Emilia-Romagna), UNACOMA (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole) e Unione Regionale Camere Commercio Emilia Romagna.

Numerose sono anche le ditte e le agenzie che hanno filiali, sedi legali od operative nelle strutture ideate da Kenzō Tange: per esempio, Amaris Consulting, Bologna Costruisce, Cedab, Cermac, ECO 2000, ED&F Man Liquid Products, Editrice Consumatori, HSPI, Indaco, Intesa Sanpaolo, MC Wellness, Sacoa Servizi Telematici e Studio Consulenti Associati Bologna.

Gli uffici di BolognaFiere si trovano invece nelle costruzioni del polo fieristico.

Gli eventi d’arte

Avviata nel 1974, «Arte Fiera» è la principale manifestazione artistica organizzata periodicamente nei padiglioni della Fiera di Bologna.

L’edizione del febbraio 2024 (la 50ª della rassegna) ha accolto espositori che hanno presentato opere di artisti originari di vari stati dell’Africa, dell’America, dell’Asia e dell’Europa: Albania, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cina, Cechia (Repubblica Ceca), Cipro, Colombia, Corea del Sud, Croazia, Cuba, Danimarca, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Libano, Libia, Madagascar, Marocco, Messico, Montenegro, Nigeria, Norvegia, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay e Venezuela.

In quell’occasione, le gallerie hanno proposto autori come Øystein Aasan, Carla Accardi, Valerio Adami, David Adamo, Natale Addamiano, Etel Adnan, Vincenzo Agnetti, Josef Albers, Jordi Alcaraz, Guilherme Almeida, Carlos Amorales, Jiří Anderle, Franco Angeli, Masayuki Arai (荒井 理行), Juan Araujo, Elizabeth Aro, Pablo Atchugarry, Jean-Michel Atlan, Donald Baechler, Enrico Baj, Bertille Bak, Giacomo Balla, Per Barclay, Mirko Baricchi, Mirko Basaldella, Vanessa Beecroft, Federica Belli, Lynda Benglis, Carolle Bénitah, Mats Bergquist, Simone Berti, Jaseh Beuys, Domenico Bianchi, Alberto Biasi, Mike Bidlo, Paolo Bini, Irma Blank, Ross Bleckner, Norman Bluhm, Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Peter Böhnisch, Liu Bolin (刘勃麟), Agostino Bonalumi, Aroldo Bonzagni, Julia Bornefeld, Fernando Botero, David Bowes, Andrea Branzi, Georges Braque, Christian Breed, James Brown, Antonio Bueno, Pol Bury, Alexander Calder, Simon Callery, Francesco Candeloro, Paolo Canevari, Giuseppe Capogrossi, Felice Carena, Carlo Carrà, Giovanni Castell, Josta Castro, Loris Cecchini, Mario Ceroli, Alan Charlton, Giuseppe Chiari, Alfredo Chighine, Marco Cingolani, Francesco Clemente, Fabrizio Clerici, Gianni Colombo, Luigi Colombo (Fillia), Pietro Consagra, Antonio Corpora, Vittorio Corsini, Claudio Costa, Alessandro Coticchia (Sandro Chia), Pal Cox, Tullio Crali, Roberto Crippa, Carlos Cruz-Diez, Jonathas de Andrade, Giorgio De Chirico, Riccardo De Marchi, Nicola De Maria, Filippo De Pisis, Maurice De Vlaminck, Philippe Decrauzat, Robert Delaunay, Wim Delvoye, Gianni Dessì, David Deutsch, Alberto Di Fabio, Fulvio Di Piazza, Nunzio Di Stefano, Jim Dine, Zehra Doğan, Jingge Dong (Dong Jingge, 董京歌), Piero Dorazio, Gerardo Dottori, Nathalie Du Pasquier, Leonardo Dudreville, Simon Dybbroe Møller, Ulrich Erben, Eugenio Espinoza, Jan Fabre, Jean Fautrier, Daniel Feinstein (Daniel Spoerri), Armand Pierre Fernandez (Arman), Agostino Ferrari, Gianfranco Ferroni, Tano Festa, Enzo Fiore, Giosetta Fioroni, Stanisław Fijałkowski, Lucio Fontana, Luca Francesconi, Louis Fratino, Katrin Fridriks, Daniele Galliano, Giuseppe (Pinot) Gallizio, Carlos Garaicoa, Guillermo Garcia Cruz, Alberto Garutti, Kendell Geers, Fausto Gilberti, Marco Giordano, John Giorno, Angela Glajcar, Domenico Gnoli, Piero Golia, Giorgio Griffa, Francesca Grilli, Igor Grubić, Shilpa Gupta (ਸ਼ਿਲਪਾ ਗੁਪਤਾ), Renato Guttuso, Maggi Hambling, Hans Hartung, Alejandra Hernández, Bryan Hunt, Adelita Husni-Bey, Agostino Iacurci, Emilio Isgrò, Christian Jankowski, Christo Vladimirov Javacheff, Paul Jenkins, Adam Jeppesen, Francesco Jodice, Eva Jospin, Anselm Kiefer, Jürgen Klauke, Jan Knap, Klaus Wolf (Imi) Knoebel, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis (Γιάννης Κουνέλλης), Alicja Kwade, Ugo La Pietra, Gaetana (Ketty La Rocca, Julio Larraz, Axel Lieber, Francesco Lo Savio, Antonio Ligabue, Umberto Lilloni, Sergio Lombardo, Luca Lupi, Heinz Mack, Cesare Maggi, Alberto Magnelli, Edoarda Emilia Maino (Dadamaino), Luigi Mainolfi, Salvatore Mangione (Salvo), Ana Manso, Piero Manzoni, Elio Marchegiani, Mirco Marchelli, Lucia Marcucci, Enzo Mari, Marino Marini, Eva Marisaldi, Paolo Masi, Umberto Mastroianni, Georges Mathieu, Eliseo Mattiacci, Carlo Mattioli, Elena Mazzi, Adam McEwen, Christian Megert, Fausto Melotti, Ana Mendieta, Eugenio Miccini, Ernesto Michahelles (Thayaht), Jason Middlebrook, Gerold Miller, Igor Mitoraj, Giorgio Morandi, Davide Monteleone, Giovanni Morbin, Pietro Moretti, Liliana Moro, Bruno Munari, Anton Zoran Mušič, Maurizio Nannucci, Ugo Nespolo, Helmut Neustädter (Helmut Newton), Isadora (Pedro) Neves Marques, Mario Nigro, Hermann Nitsch, Rebecca Norris Webb, Luigi Ontani, Julian Opie, Ubaldo Oppi, Daniela Ortiz, Giovanni Ozzola, Mimmo Paladino, Marco Palmieri, Ekaterina Panikanova (Екатерина Паниканова), Giulio Paolini, Ivo Pannaggi, Antonio Paradiso, Gianfranco Pardi, Paolo Parisi, Eun-sun Park (Park Eun Sun, 박은선), Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Manfred Pernice, Charlotte Perriand, Anders Petersen, Gianni Pettena, Gianni Piacentino, Gabriele Picco, Jack Pierson, Luca Pignatelli, Pino Pinelli, Lamberto Pignotti, Alex Pinna, Michelangelo Pistoletto, Piero Pizzi Cannella, Anne et Patrick Poirier, Serge Poliakoff (Серж Поляков, Сергей Георгиевич Поляков), Polys Peslikas (Πόλυς Πεσλίκας), Arnaldo Pomodoro, Giovanni (Giò) Pomodoro, Concetto Pozzati, Pierluigi Pusole, Mario Radice, Emmanuel Radnitzky (Man Ray), Arnulf Rainer, Olga Carolina (Carol) Rama, Ishmael Randall Weeks, Mauro Reggiani, Santiago Reyes Villaveces, Manlio Rho, Klaus Rinke, Alessandro Roma, Andrea Romano, André Romão, Ottone Rosai, Mimmo Rotella, Thomas Ruff, Andrea Sala, Giuseppe Santomaso, Arcangelo Sassolino, Antonio Scaccabarozzi, Vilmore Schenardi (Armodio), Emilio Scanavino, Mario Schifano, David Schnell, Regina Schumann, Antonio (Toti) Scialoja, Gino Severini, Turi Simeti, Gianni-Emilio Simonetti, Mario Sironi, Chris Soal, Atanasio Soldati, Giuseppe Spagnulo, Larry Stanton, Klaus Staudt, José Antonio Suárez Londoño, Attila Szűcs, Nahum Tevet (נחום טבת), Eugenio Tibaldi, Carla Tolomeo, Jorrit Tornquist, John Torreano, Mario Tozzi, David Tremlett, Giulio Turcato, Patrick Tuttofuoco, Günter Umberg, Giuseppe Uncini, Alain Urrutia, Manolo Valdés, Walter Valentini, Jonathan VanDyke, Emilio Vedova, Paolo Vegas, Paolo Ventura, Fabio Viale, Lorenzo Viani, Alicia Viebrock, Tim White-Sobieski, Adolfo Wildt, Gao Xingjian (高行健), Safet Zec e Gilberto Zorio.

Il curatore e critico d’arte Giovanni Granzotto ha ambientato nei padiglioni bolognesi di questa manifestazione la trama del proprio romanzo giallo-thriller Assassinio all’Arte Fiera, pubblicato da Manfredi Edizioni (Imola, settembre 2021).

«FamaArt» (attiva nei periodi 2014-2018 e 2022) si occupa di un aspetto legato alle attività della pittura e della fotografia: è la fiera dedicata alla produzione delle cornici, ai macchinari, al wall decor e alla grafica d’arte.

Dopo il 2018, l’iniziativa è divenuta biennale e all’appuntamento del 2022 hanno partecipato operatori provenienti da diversi Paesi americani, asiatici ed europei: Austria, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Francia, Italia, Svezia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica di Corea, Repubblica Popolare Cinese, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia e USA.

Fra l’ottobre 2019 e il marzo 2022, sono state riprese a Bologna varie scene dei film Diabolik, Diabolik – Ginko all’attacco e Diabolik – Chi sei?, diretti dai Manetti Bros. (Marco e Antonio Manetti). Prodotti da Mompracem e Rai Cinema, i tre lungometraggi sono stati distribuiti nelle sale cinematografiche rispettivamente nel dicembre 2021, nel novembre 2022 e nel novembre 2023.

Alcune location (come l’ufficio dell’ispettore Ginko nell’immaginaria Clerville) sono state ricostruite presso il Fiera District: lungo Viale Aldo Moro, in Piazza Renzo Imbeni e all’interno delle Torri della Regione Emilia-Romagna, grazie al supporto di Emilia-Romagna Film Commission.

Sempre in Piazza Imbeni, il coreografo Luca Veggetti ha diretto For a Dance Never Choreographed, girato nel 2020 e uscito entro il settembre 2021.

Fra il 2023 e il 2024, il quartiere fieristico di Bologna ha accolto gli eventi di «Forme sfuggenti» e «Ri-quadri»: le serie itineranti di set fotografici dedicate rispettivamente alle sculture e ai dipinti di Erminio Tansini.

La 102ª tappa di «Forme sfuggenti» si è svolta durante il febbraio 2023 nei padiglioni centrali del polo espositivo e nel vicino Parco don Giovanni Bosco. La 58ª sessione di «Ri-quadri» si è tenuta nel febbraio 2024 presso i medesimi spazi della fiera bolognese e tra i palazzi progettati da Kenzō Tange (Piazza Renzo Imbeni).

Info

Luogo:
Bologna (Emilia-Romagna – Italia), Piazza della Costituzione/Viale Aldo Moro/Viale della Fiera

Quando:
tutto l’anno con varie manifestazioni

Gestita da:
BolognaFiere S.p.A.

Telefono:
( + 3 9 )  ( 0 )  5 1  2 8 2 1 1 1 (BolognaFiere)

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 5 febbraio 2024 – Aggiornato al 10 dicembre 2024

Erminio Tansini, “Senza titolo”, 2009, olio su tavola, 80 x 70 cm (particolare rielaborato). © Erminio Tansini