Anonimo (XV-XVI secolo), “Der Statt Parma Abcontrafactur nach Ihrer Gelegenheit”, anni ’70 del XVI secolo, xilografia colorata a mano (particolare rielaborato). Tratto da: “Cosmographey oder beschreibung aller Länder”, Basilea, Heinrich Peter, 1574, pp. 282-283 [ripreso dall’opera di Sebastian Münster (1488-1552), “Cosmographia. Beschreibung aller Lender”, Basilea, Heinrich Peter, 1544-1548, l. II]. Carbonera (Treviso, Veneto – Italia), collezione privata

Seduta plenaria 2024 della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi

La seduta

Il 22 dicembre, presso il Palazzo dei Saveriani a Parma, si tiene la seduta plenaria 2024 della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi (DSPPP).

Durante l’incontro, si svolge la comunicazione di sette relazioni su Parma e sul suo territorio fra Medioevo, Rinascimento ed Età Moderna, prodotte da membri dell’istituto operativi nell’ambito storico-culturale dell’Emilia occidentale e dell’alta Toscana.

La sessione conclude il ciclo di convegni pubblici che le varie sezioni del sodalizio hanno preparato nel 2024: in giugno a Pontremoli, in luglio a Vigolzone e in ottobre a Piacenza.

In occasione della seduta parmigiana, è presentato e distribuito il numero 75 dell’«Archivio Storico per le Province Parmensi», che raccoglie gli articoli a stampa derivati dall’attività scientifica proposta nel 2023 (nel corso di quattro appuntamenti organizzati a Pontremoli, Salsomaggiore Terme, Piacenza e Parma).

L’istituto

La nascita della DSPPP fu decretata il 10 febbraio 1860 da Luigi Carlo Farini, dittatore delle Regie Province dell’Emilia per conto del re di Sardegna Vittorio Emanuele II di Savoia.

L’istituzione prese vita a Parma contemporaneamente alla Deputazione di Storia Patria per le Province Modenesi e alla Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna: le fu attribuito il compito di raccogliere e conservare l’eredità storica lasciata dal Ducato di Parma, Piacenza e Stati annessi, così come gli altri due sodalizi (con sede rispettivamente a Modena e a Bologna) dovevano provvedere al retaggio trasmesso dal Ducato di Modena e Reggio, dal Ducato di Guastalla e dalla Legazione delle Romagne (quest’ultima apparteneva allo Stato Pontificio).

Destinato a integrarsi nel costituendo Regno d’Italia, l’organismo fu articolato sul modello della Regia Deputazione sopra gli Studi di Storia Patria (fondata a Torino nel 1833 e oggi denominata Deputazione Subalpina di Storia Patria) e posto in continuità con la struttura della Società Storica Parmense, creata da Angelo Pezzana a Parma nel 1854.

Durante i primi anni, l’istituto parmigiano fu aggregato a quello di di Modena, pubblicando gli atti sotto la denominazione comune di Deputazione di Storia Patria per le Province Modenesi e Parmensi. Fra il 1877 e il 1890, fu associato alla Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, da cui si emancipò nel 1890 rinominandosi Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi e Piacentine.

A dirigerlo si succedettero Angelo Pezzana (già presidente della Società Storica Parmense), Jacopo Sanvitale, Luigi Sanvitale, Filippo Linati e Giovanni Mariotti, che rimase in carica fino al 1935.

In quest’anno, confluì nella Deputazione di Storia Patria per l’Emilia-Romagna. Dieci anni dopo, divenne nuovamente autonomo: si rinominò Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi e si riorganizzandosi con la propria sede nel capoluogo e tre sezioni aggregate nel territorio di Parma, nel Piacentino e nella provincia di Massa-Carrara (Piacenza, Pontremoli e Terre Veleiati).

La presidenza parmigiana fu affidata a Giuseppe Micheli, cui seguirono gli incarichi di Roberto Andreotti, Giuseppina Allegri Tassoni, Marco Pellegri e Leonardo Farinelli. L’attuale direzione spetta ad Angelo Ghiretti, eletto nel 2022.

Della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi fanno o hanno fatto parte numerosi personaggi del mondo culturale emiliano, lombardo e toscano: per esempio Bruno Adorni, Marco Angella, Monica Armanetti, Carmen Artocchini, Luigi Barbieri, Arnaldo Barilli, Umberto Benassi, Ferdinando Bernini, Giuseppe Bertini, Ferruccio Botti, Emilio Casa, Giuseppe Conti, Felice da Mareto (Luigi Molga), Marzio Dall’Acqua, Giuseppe Benelli, Adriano Cappelli, Piero Castignoli, Giuseppe Dossena, Carlo Francou, Nicola Gallo, Eugenio Gentile, Marco Gentile, Ugo Gualazzini, Paolo Lapi, Glauco Lombardi, Charles Mackay, Aldo Marastoni, Teodosio Marchi, Filippo Mariotti, Arnaldo Marocchi, Pietro Martini, Omero Masnovo, Mariella Menchelli Paolini, Manlio Mora, Nullo Musini, Emilio Nasalli Rocca, Flavio Nuvolone, Bernardo Pallastrelli, Valeria Poli, Stefano Pronti, Pierre Racine, Luigi Rava, Giovanni Sforza, Corrado Sforza Fogliani, Roberto Spaggiari, Marco Tonelli e Corrado Truffelli.

Gli interventi

La seduta plenaria 2024 della DSPPP presso la Casa Madre dei Saveriani propone sette interventi che riguardano la storia di Parma medievale, rinascimentale e moderna.

Cristina Cecchinelli e Federica Dallasta iniziano con Il fiammingo Lorenzo Fremont, pittore di corte di Dorotea Sofia di Neuburg.

Davide Tansini presenta I commissari sforzeschi di Parma (XV secolo).

Poi, è la volta di Valeria Vecchi, che illustra El casino de capite pontis a Parma (oggi denominato Palazzetto Eucherio Sanvitale).

Mario Zannoni parla invece di Maria Amalia d’Asburgo Lorena una duchessa di Parma molto criticata.

Segue Costanza Colombo, che espone “Archeo-contabilità”: nei registri del Vescovo di Parma il germe della partita doppia.

Si passa quindi a Enrico Dallara con I primi francobolli del Regno d’Italia a Parma.

Conclude la serie la relazione di don Massimo Fava, intitolata Templari tra Parma e Borgo San Donnino: archeologia dei documenti, archeologia dei monumenti (letta da Angelo Ghiretti in assenza dell’autore).

I relatori

Il gruppo dei relatori chiamati a intervenire durante la seduta scientifica 2024 della DSPPP alla Casa dei Saveriani di Parma comprende studiosi attivi nel campo storico-culturale dell’Emilia occidentale e della Toscana settentrionale.

Gli otto autori (Cristina Cecchinelli, Costanza Colombo, Enrico Dallara, Federica Dallasta, Masismo Fava, Davide Tansini, Valeria Vecchi, Mauro Zannoni) si occupano di ricerca storica afferente all’ambito territoriale degli antichi Stati parmensi: archeologia, architettura, arte rinascimentale e dell’Evo Moderno, archivistica, filatelia, politica, sistemi amministrativi, storia economica, storia militare e toponomastica.

Nel corso degli anni, i loro scritti sono stati pubblicati dai seguenti editori: Antiche Porte Editrice, Associazione Artistica Culturale Piacentina, ADI (Associazione degli Italianisti), Bononia University Press, Brepols, Carocci Editore, Casa Editrice Alessandro Farnese, Centro Studi Valli del Termina, Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, Ducati Editore, École française de Rome, Editoriale Giorgio Mondadori (Cairo Communication), Editoriale Olimpia, Editrice Gazzetta di Parma, Editrice La Nazionale, Edizioni Dehoniane (Fondazione per le Scienze Religiose in Bologna), Edizioni della Normale di Pisa, Edizioni di Storia e Letteratura (Istituto per le Ricerche di Storia Sociale e di Storia Religiosa), Edizioni Diabasis, Edizioni Università di Macerata, Electa, EMI (Editrice Militare Italiana), Ermanno Albertelli Editore, Ferdinand Schöningh, Franco Angeli, Heritage Malta, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, Istituto dell’Enciclopedia Italiana (Istituto Treccani), Istituto Storico dei Cappuccini, Leo S. Olschki (Leo Samuele Olschki), MUP (Monte Università Parma), Palatina Editrice, Patron Editore, Quasar, Schweizerische Gesellschaft der Freunde der Zinnfigur, Silva Editore, Società Reggiana di Studi Storici, Società Storica Piacentina, Società Storica Viadanese, Temi, Ugo Guanda Editore, Università degli Studi di Parma, Università di Bologna e Vita e Pensiero.

La produzione scientifica dei relatori è inoltre reperibile nelle sueguenti riviste e collane: «AncientPlanet», «Archivio Storico per le Province Parmensi», «Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi», «Aurea Parma», «Bollettino della Società Storica Viadanese», «Bollettino Prefilatelico e Storico Postale», «Bollettino Storico Piacentino», «Collectanea Franciscana», «Cristianesimo nella Storia», «Diana Armi», Dizionario Biografico degli Italiani, «Dolomiti», Europa Sacra, «Figurina Helvetica», «La Bibliofilía», «Mélanges de l’école française de Rome - Moyen Âge», «Nuovi Studi. Rivista di Arte Antica e Moderna», «Parma nell’Arte», «Philologica», «Quaderni del Museo Glauco Lombardi», «Recercare», «Reggio Storia», «Ricerche di Storia Sociale e Religiosa», «Rivista di Storia Della Chiesa in Italia» e «Strenna Piacentina».

Nel complesso, gli otto storici sono attivi con conferenze, convegni, eventi multimediali, itinerari tematici, lezioni, mostre, pubblicazioni, presentazioni, spettacoli teatrali e visite guidate in Austria, in Belgio, in Francia, in Germania, in Grecia, in Italia, a Malta, nel Principato di Monaco, a San Marino, in Slovenia e in Svizzera.

Info

Luogo:
Parma (Emilia-Romagna – Italia), Casa Madre dei Missionari Saveriani (Via San Martino 8)

Quando:
domenica 22 dicembre 2024, dalle ore 9:30

Organizzata da:
Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi (DSPPP)

Telefono:
( + 3 9 )  ( 0 )  5 2 1  2 3 8 6 6 1

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 16 dicembre 2024 – Aggiornato al 21 dicembre 2024

Anonimo (XV-XVI secolo), “Der Statt Parma Abcontrafactur nach Ihrer Gelegenheit”, anni ’70 del XVI secolo, xilografia colorata a mano (particolare rielaborato). Tratto da: “Cosmographey oder beschreibung aller Länder”, Basilea, Heinrich Peter, 1574, pp. 282-283 [ripreso dall’opera di Sebastian Münster (1488-1552), “Cosmographia. Beschreibung aller Lender”, Basilea, Heinrich Peter, 1544-1548, l. II]. Carbonera (Treviso, Veneto – Italia), collezione privata