Dal 9 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 si è svolta la mostra multimediale diffusa di pittura, scultura e fotografia dal titolo Memorie, dedicata all’opera artistica di Erminio Tansini.
L’evento è stato il terzo appuntamento della serie «Forme, materia, colore», che sta facendo tappa nell’Italia settentrionale.
L’esposizione è stata curata da Davide. Per Erminio Tansini ha preso in carico anche la curatela dei «Materia e Colore Open Days» (2010-2011, l’apertura al pubblico dello studio dell’autore), le monografie Tansini Erminio. Materia e colore (2008) e Erminio Tansini. Opere di materia e colore (2011), varie esposizioni personali in Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte delle rassegne «Materia e colore» (2012-2015) e «Chimere» (2018-2021), nonché la serie itinerante di scenarizzazioni «Forme sfuggenti» in Austria, Francia, Italia, nel Principato di Monaco e in Svizzera (2018-2022).
Il percorso espositivo della mostra Memorie è stato articolato fra sei location della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (nei territori di Cremona, Milano, Lodi e Piacenza). È stato corredato da un apparato di didascalie e brevi testi critici. Questi ultimi brani sono stati tratti da scritti pubblicati in precedenza a firma di Marina Arensi, Tiziana Cordani, Dragana Kostić, Kevin McManus e Giorgio Segato.
L’esposizione ha proposto una raccolta di dipinti a olio su tela o su tavola, di fotografie e di sculture in bronzo o in legno, per testimoniare in toto il panorama creativo di Erminio Tansini.
La mostra multimediale diffusa Memorie è stata interamente fruibile anche online tramite il portale www.inarce.com.
Informale, luce, forma, materia e colore sono le parole chiave per interpretare i dipinti tansiniani, di cui l’evento Memorie ha presentato una selezione individuata fra i lavori eseguiti dal 1997 al 2017.
Dalla metà degli Anni ’90 Tansini ha indirizzato la propria attività verso l’informalismo, giungendo a produrre opere slegate dalla pura riconoscibilità delle forme e basate sull’espressività del rapporto materia-colore.
Vi spiccano le luci e le ombre degli impasti pittorici: corpi densi immersi in ampie campiture, oppure distese tormentate e magmi ribollenti, quasi fossero paesaggi primordiali.
In questi dipinti la prima occhiata sembra riconoscere forme note ma guardando più approfonditamente si scoprono sovrapposizioni, ritmi e sequenze spesso inattese, che divengono tanto più significative quanto più l’osservatore si sente coinvolto.
Negli oli tansiniani (realizzati perlopiù su tela o su tavola) fondamentale è l’uso della componente luminosa: una luce che è armonia ed energia vitale, cercata, plasmata fin dalla sua sorgente per essere alla fine incastonata sulla superficie delle opere.
La mostra Memorie ha proposto un gruppo di sculture che Erminio Tansini ha prodotto fra i primi Anni ’90 e il 2020.
L’autore si dedica all’arte scultorea usando in particolare il bronzo e il legno (quest’ultimo sia per opere finite sia per i modelli destinati alle fusioni in lega).
La maggior parte dei materiali lignei che Erminio Tansini utilizza proviene dall’Appennino Tosco-Emiliano e Ligure (soprattutto Cinque Terre, Valtrebbia e Valtaro; inoltre Valnure, Lunigiana e Valtidone).
I lavori risalgono anche a un trentennio fa ma la prima esposizione delle sculture lignee di Erminio Tansini è soltanto del 2017, avvenuta con la partecipazione dell’artista alla 57ª Biennale di Venezia.
Le opere tansiniane (sia in bronzo sia in legno) presentano linee sinuose, aggrovigliate o frastagliate; corpi lievi oppure massicci e imponenti; comunque, sempre impostate su tensioni e dinamismi ben percepibili.
Queste sculture offrono numerosi spunti legati alla pareidolia: la capacità di riconoscere profili noti in forme apparentemente casuali.
Il duplice tema del recupero e della rigenerazione è un altro degli aspetti che caratterizzano i lavori lignei di Tansini.
La materia che li compone non proviene dall’abbattimento di alberi vivi: invece, è il legno trascinato dalle frane, trasportato dalle correnti, levigato dall’acqua e dalle rocce.
L’artista lo individua e lo recupera sui greti dei torrenti montani e sulle spiagge marine; poi, lo rigenera e lo assembla, preservando quanto più possibile l’inimitabile naturalità che lo contraddistingue.
Le fotografie esposte nella mostra multimediale diffusa Memorie sono state scattate sui set della serie «Forme sfuggenti»: dedicata alle sculture di Erminio Tansini, è attiva dal gennaio 2018 in Austria, Francia, Italia, nel Principato di Monaco e in Svizzera.
Svoltasi finora in 94 tappe, la rassegna ha toccato l’Alvernia-Rodano-Alpi, l’Emilia-Romagna, i Grigioni, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il Ticino, il Tirolo, la Toscana, il Trentino-Alto Adige/Südtirolla Valle d’Aosta e il Veneto.
Durante gli shooting di «Forme sfuggenti» le opere tansiniane sono ambientate temporaneamente e fotografate in posti come castelli, scogliere, siti archeologici, corsi e specchi d’acqua, radure boschive e paesaggi rupestri.
Al pari delle sculture che scenarizza, anche la serie itinerante è caratterizzata dal tema della rigenerazione. Per la maggior parte, le location dei set fotografici non sono adatte o utilizzate per eventi culturali di tipo tradizionale: «Forme sfuggenti» le riacquisisce allo spazio artistico.
In queste ambientazioni gli elementi architettonici e naturali del paesaggio circostante si combinano visivamente con le sculture scenarizzate: le inquadrature generano così inusuali percezioni sia delle opere sia dei luoghi, fissate attraverso l’obiettivo della fotocamera.
I livelli di fruizione delle immagini diventano molteplici: dall’iniziale approccio pareidolitico limitato alle sole opere scultoree l’osservatore è condotto in uno scenario emozionale che è ampio, articolato e sempre cangiante.
Oltre che nella mostra multimediale diffusa Memorie, le fotografie scattate durante gli shooting di «Forme sfuggenti» sono state esposte nelle esposizioni personali Percorsi d’impressioni (luglio-agosto 2018), Percezioni inattese (settembre 2018), Concrete illusioni (maggio-giugno 2019), Mutevoli apparenze (luglio 2019), Miraggi (agosto 2019), Sensazioni visive (settembre 2019), Immaginario reale (giugno-settembre 2020), Luoghi insoliti (agosto-settembre 2021) e Itinerari (settembre-dicembre 2021).
Luoghi:
Cremona (Lombardia)
Lodi (Lombardia)
Milano (Lombardia)
Cremona (Emilia-Romagna)
Date:
dal 9 al 18 ottobre 2020 (a Milano)
dal 14 al 25 ottobre 2020 (a Cremona)
dal 15 al 25 ottobre 2020 (a Lodi)
dal 16 al 25 ottobre 2020 (a Piacenza)
dal 23 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 (presso l’atelier dell’artista)
Accessibilità online:
www.inarce.com
Telefono:
349 2203693
© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 5 ottobre 2020 – Aggiornato al 22 maggio 2022