Si è svolta dal 2 al 23 ottobre 2022 la mostra itinerante di fotografia e scultura intitolata Intuizioni impreviste, dedicata all’opera artistica di Erminio Tansini.
Organizzata a Mantova, Novara e Reggio nell’Emilia, l’esposizione è stata l’ottavo appuntamento della rassegna espositiva «Chimere», che sta facendo tappa vari luoghi del Nord Italia.
La curatela dell’iniziativa è stata affidata al figlio dell’autore stesso: Davide, che per il padre ha organizzato anche i «Materia e Colore Open Days» (2010-2011, l’apertura al pubblico dello studio dell’artista), le monografie Tansini Erminio. Materia e colore (2008) ed Erminio Tansini. Opere di materia e colore (2011), diverse personali in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto delle serie «Materia e colore» (2012-2015) e «Forme, materia, colore» (2018-2022), nonché la rassegna di scenarizzazioni «Forme sfuggenti» in Austria, Francia, Italia, Principato di Monaco e Svizzera (2018-2022).
Le opere proposte nell’esposizione Intuizioni impreviste sono le fotografie che raffigurano le sculture lignee di Erminio Tansini.
L’artista realizza questi lavori impiegando soprattutto materiali provenienti dall’Appennino settentrionale (principalmente dalle Cinque Terre, dalla Valtrebbia e dalla Valtaro; inoltre dalla Lunigiana, dalla Valnure e dalla Valtidone).
La produzione dei pezzi è iniziata più di 30 anni fa ma la prima mostra delle sculture lignee di Tansini risale al 2017, con la partecipazione dell’artista alla 57a Biennale di Venezia.
Gli scatti presenti nell’esposizione Intuizioni impreviste sono stati eseguiti sui set della serie «Forme sfuggenti». Attiva dal gennaio 2018, la rassegna ha svolto finora 101 tappe in altrettante località dell’Austria, della Francia, dell’Italia, del Principato di Monaco e della Svizzera.
Durante le sessioni di «Forme sfuggenti» le sculture tansiniane sono scenarizzate in location panoramiche o caratterizzate da elementi storico-architettonici (castelli, corsi e specchi d’acqua, paesaggi rupestri, radure boschive e siti archeologici).
Studiati equilibri fra inquadrature fotografiche e ambientazioni fanno scaturire nell’osservatore percezioni inusuali delle opere scultoree: offrono diversi spunti connessi alla pareidolia (la capacità di riconoscere profili noti in forme apparentemente casuali).
Linee frastagliate, sinuose o aggrovigliate; corpi lievi oppure massicci e imponenti; in ogni caso impostati su dinamismi e tensioni ben avvertibili. Queste peculiarità accompagnano il fruitore dall’iniziale approccio pareidolitico a una percezione più articolata: emozionale, variegata e sempre mutevole.
Le riprese effettuate durante gli shooting di «Forme sfuggenti» sono state esposte per la prima volta nella personale Percorsi d’impressioni (luglio-agosto 2018). In seguito, sono state inserite anche nelle seguenti mostre: Percezioni inattese (settembre 2018); Concrete illusioni (maggio-giugno 2019); Mutevoli apparenze (luglio 2019); Miraggi (agosto 2019); Sensazioni visive (settembre 2019); Immaginario reale (giugno-settembre 2020); Memorie (ottobre 2020-gennaio 2021); Luoghi insoliti (agosto-settembre 2021); Itinerari (settembre-dicembre 2021); Intrecci (giugno 2022).
Le fotografie presentate nell’evento Intuizioni impreviste sono state scattate in vari territori fra Austria, Francia, Italia, Principato di Monaco e Svizzera: Alvernia-Rodano-Alpi, Emilia-Romagna, Grigioni/Graubünden/Grischun, Liguria, Lombardia, Piemonte, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Ticino, Tirolo, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Toscana, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Veneto.
Luogo:
Mantova (Lombardia – Italia)
Novara (Piemonte – Italia)
Reggio nell’Emilia (Reggio Emilia, Emilia-Romagna – Italia)
Date:
dal 2 al 23 ottobre 2022
Telefono:
3 4 9 2 2 0 3 6 9 3
E-mail:
e v e n t i @ i n a r c e . c o m
© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 29 settembre 2022 – Aggiornato al 29 novembre 2022