Arona ha accolto nel marzo 2022 il set fotografico dal titolo Forme sfuggenti #92 – Rocca Borromea, dedicato alle sculture di Erminio Tansini.
L’evento novarese ha avuto come protagonisti i lavori lignei che l’artista produce con ceppi, radici, rami e tronchi ricuperati lungo i torrenti e le spiagge.
Ospitato nel Parco della Rocca Borromea, il servizio aronese è stato il novantaduesimo appuntamento della rassegna «Forme sfuggenti», che sta facendo tappa in Austria, Francia, Italia, Svizzera e nel Principato di Monaco.
Il compito di dirigere l’iniziativa è stato affidato a Davide.
Erminio Tansini è attivo nel settore della scultura dall’inizio degli Anni ’90. In questo campo l’autore opera principalmente con il bronzo e con il legno (talvolta, inserendo frammenti di pietra).
La realizzazione dei lavori lignei (che l’artista impiega anche come modelli per le fusioni in lega) è iniziata circa trent’anni fa ma la loro prima mostra risale al 2017, tenutasi con la partecipazione dell’autore alla 57ª Biennale di Venezia.
Le composizioni tansiniane presentano linee aggrovigliate, sinuose o frastagliate; si sviluppano attraverso masse imponenti e corpose oppure di lieve consistenza; comunque, impostate su tensioni e dinamismi percepibili.
Uno fra i possibili approcci alla creatività scultorea di Tansini è quello connesso alla pareidolia, attraverso le molteplici interpretazioni dei chiaroscuri e delle forme riconoscibili nelle opere stesse.
Altri filoni ravvisabili in questo settore dell’arte tansiniana sono il recupero e la rigenerazione.
Per ottenere il legno con cui produce le proprie opere l’autore non ricorre ad alberi abbattuti vivi ma a materiali arborei travolti dalle frane, trascinati dalle correnti, levigati dall’acqua e dalle rocce.
Lo scultore li ricupera sui greti dei torrenti e sulle marine (principalmente, nell’area dell’Appennino Ligure e della Riviera di Levante); in seguito, li rigenera e li lavora, rispettandone l’inimitabile naturalità.
Sul set di Forme sfuggenti #92 – Rocca Borromea sono state fotografate opere composte con legno proveniente dalle Cinque Terre, dalla Val Nure, dalla Val Tidone e dalla Val Trebbia.
L’evento Forme sfuggenti #92 – Rocca Borromea fa parte della serie itinerante «Forme sfuggenti», che dal gennaio 2018 è attiva in Austria, Francia, Italia, Svizzera e nel Principato di Monaco.
Diretta da Davide, la rassegna ha finora tenuto 101 tappe, toccando l’Alvernia-Rodano-Alpi, l’Emilia-Romagna, i Grigioni, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il Ticino, il Tirolo, la Toscana, il Trentino-Alto Adige/Südtirol, la Valle d’Aosta e il Veneto.
Le attività di «Forme sfuggenti» ambientano temporaneamente e ritraggono tramite fotografie le sculture di Erminio Tansini in scenari come edifici monumentali, boschi, falesie, paesaggi montani, parchi archeologici, corsi e specchi d’acqua.
La rassegna rielabora il fil rouge della rigenerazione già presente nelle opere tansiniane, riproponendolo nelle ambientazioni degli shooting. Le location non sono molto adatte o sfruttate per mostre tradizionali: «Forme sfuggenti» ricupera questi luoghi allo spazio artistico.
Il set aronese è stato predisposto nel Parco della Rocca Borromea, che sovrasta la sponda occidentale del Lago Maggiore.
I lavori lignei scenarizzati in questi spazi della cittadina verbanese si sono combinati visivamente con gli elementi architettonici e naturali dei dintorni: lo specchio lacustre del Verbano, le pendici Sud-Est del gruppo montuoso del Mergozzolo, il Monte San Quirico, il Campo dei Fiori e l’abitato di Angera con la Rocca Borromeo.
Le inquadrature hanno creato percezioni inusuali sia delle opere scultoree sia del paesaggio, proponendo molteplici livelli di fruizione delle immagini e uno scenario emozionale ampio, articolato e sempre cangiante.
Luogo:
Arona (Novara, Piemonte – Lago Maggiore, Italia), Rocca Borromea
Data:
marzo 2022
Telefono (Tansini):
349 2203693
© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato l’8 aprile 2022 – Aggiornato al 4 ottobre 2022