Erminio Tansini, “Senza titolo”, 1999, olio su tavola, 60x50 cm (particolare rielaborato)

Concrete illusioni

L’evento

Dal 28 maggio al 29 giugno 2019 il Palazzo San Pietro di Piacenza (sede della Biblioteca «Passerini Landi») ha ospitato la mostra fotografica dal titolo Concrete illusioni, dedicata all’artista Erminio Tansini.

L’esposizione è stata il terzo appuntamento della serie itinerante di eventi intitolata «Chimere», che sta facendo tappa in varie località del Nord Italia.

Curatore della mostra è stato Davide: storico, figlio dell’artista stesso, per il padre ha organizzato anche i «Materia e Colore Open Days» (2010-2011, l’apertura al pubblico dello studio dell’artista), ha curato le monografie Tansini Erminio. Materia e colore (2008) e Erminio Tansini. Opere di materia e colore (2011), ha allestito varie esposizioni personali in Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte delle serie «Materia e colore» (2012-2015) e «Forme, materia, colore» (2018-2019). Inoltre, dirige rassegna itinerante di scenarizzazioni «Forme sfuggenti» in Italia, Svizzera, Francia e Monaco (2018-2019).

Il percorso espositivo della mostra Concrete illusioni era corredato da un apparato di didascalie e brevi testi critici estrapolati da scritti di Tiziana Cordani, Dragana Kostić, Kevin McManus e Giorgio Segato.

A integrazione delle fotografie la mostra ha proposto anche una serie di abbozzi di sculture e pezzi lignei grezzi provenienti dai laboratori di Erminio Tansini, testimonianti le fasi della creazione artistica dell’autore.

Le fotografie

L’evento Concrete illusioni ha esposto fotografie raffiguranti sculture di Erminio Tansini.

L’autore si dedica a produrre opere scultoree dall’inizio degli Anni ’90 impiegando soprattutto il bronzo e il legno. La maggior parte dei materiali lignei che Erminio Tansini usaa proviene dall’Appennino settentrionale (prevalentemente dalle Cinque Terre e dalle valli della Trebbia e del Taro; in misura minore dalla valle della Nure, dalla Lunigiana e dalla valle del Tidone).

La produzione dei pezzi scultorei risale anche a un quarto di secolo fa; però, la prima esposizione delle opere lignee di Tansini è soltanto del 2017, avvenuta con la sua partecipazione alla 57a Biennale di Venezia.

Le fotografie esposte nella mostra piacentina sono state scattate sui sets della serie «Forme sfuggenti», attiva dal gennaio 2018 in Italia, Svizzera, Francia e Monaco.

Svoltasi finora in 68 tappe (28 all’inizio di Concrete illusioni), la rassegna ha toccato l’Alvernia-Rodano-Alpi, l’Emilia-Romagna, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il Ticino, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto.

Oltre che in Concrete illusioni, le immagini scattate su questi sets sono state esposte anche nelle seguenti mostre: Percorsi d’impressioni, svoltasi a Vernazza (Cinque Terre) fra il luglio e l’agosto 2018; Percezioni inattese, tenutasi a Porto Venere (Golfo dei Poeti) nel settembre successivo; Mutevoli apparenze, allestita a Monterosso al Mare (Cinque Terre) nel luglio 2019; Miraggi, svoltasi a Levanto (Riviera di Levante) nell’agosto seguente; Sensazioni visive, tenutasi a Lodi nel settembre 2019; Immaginario reale, allestita a Pizzighettone fra il giugno e il settembre 2020.

Durante gli eventi di «Forme sfuggenti» le sculture tansiniane sono scenarizzate in luoghi caratteristici (castelli, siti archeologici, corsi e specchi d’acqua, paesaggi rupestri).

Queste speciali ambientazioni, fissate attraverso le riprese fotografiche, forniscono inusuali percezioni delle opere: in particolare, spunti legati alla pareidolia (la capacità di riconoscere forme note in profili apparentemente casuali).

Linee sinuose, frastagliate o aggrovigliate; corpi lievi o al contrario massicci e imponenti; comunque, sempre impostati su tensioni e dinamismi ben percepibili. Proprio quest’ultima caratteristica conduce l’osservatore dall’iniziale approccio pareidolitico a una percezione più emozionale, articolata e sempre cangiante.

Storie da vivere con gli occhi: per coloro che seguono l’arte contemporanea e per chi vuole scoprire qualche vicenda particolare e insolita, di quelle che soltanto l’arte sa creare.

A modo suo, Erminio Tansini racconta queste vicende con mezzi visivi, facendole diventare sensazioni, impressioni ed emozioni.

Info

Luogo:
Piacenza (Emilia-Romagna – Italia), Palazzo San Pietro (Biblioteca «Passerini Landi» – Via Giosuè Carducci, 14)

Date:
dal 28 maggio al 29 giugno 2019

In collaborazione con:
Biblioteca Comunale «Passerini Landi»

Telefono (Tansini):
349 2203693

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 22 maggio 2019 – Aggiornato al 28 agosto 2021

Erminio Tansini, “Senza titolo”, 1999, olio su tavola, 60x50 cm (particolare rielaborato)