Matteo Vinzoni (1690-1773), “Foce Lazareto”, 1748, acquerello su carta (particolare). Genova (Liguria), Archivio di Stato di Genova

Castelli e fortificazioni della Riviera di Levante

L’evento

Nel triennio 2013-2015 si sono svolte in Liguria le conferenze dal titolo Castelli e fortificazioni della Riviera di Levante.

Gli incontri hanno descritto le origini, lo sviluppo e le caratteristiche delle opere fortificate medievali, rinascimentali e moderne presenti lungo la Riviera Ligure di Levante.

Gli eventi sono stati allestiti a Lavagna (Genova), a Levanto (La Spezia) e a Manarola di Riomaggiore (La Spezia).

Condotte da Davide Tansini, le conferenze sono state organizzate rispetivamente per le sagioni 2013, 2014 e 2015 della serie «Incontri castellani», svoltasi dal 2012 al 2020 in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana.

I contenuti

Le conferenze hanno spiegato la nascita, l’evoluzione e le caratteristiche dei complessi fortificati situati sul litorale della Liguria orientale, nei territori della Città Metropolitana di Genova e della Provincia della Spezia.

Gli incontri hanno ricostruito le peculiarità dei fortilizi siti lungo la costa levantina, hanno comparato gli edifici con altre strutture difensive, hanno proposto considerazioni di filologia architettonica e hanno esaminato le relazioni tra i vari impianti.

Castelli e fortificazioni della Riviera di Levante ha ripercorso il periodo compreso fra il Medioevo, il Rinascimento e l’Età Moderna, esaminando le condizioni in cui sorsero e si articolarono i capisaldi dell’antica Orientalis Riparia.

Stretta tra il Mar Ligure e l’Appennino settentrionale (con diverse comunità storicamente isolate), questa zona ha visto svilupparsi nel corso degli anni molteplici interazioni fra le attività connesse all’entroterra (la coltivazione di ortaggi, ulivi, viti o l’utilizzo delle aree boschive) e quelle legate all’ambito marittimo (commercio, guerra di corsa, navigazione, pesca e pirateria).

Dal punto di vista politico, si assistette nei secoli a una multiforme compenetrazione tra l’esasperato particolarismo feudale (molto vivo nelle valli interne) e le azioni della Repubblica di Genova (interessata a controllare gli approdi e le roccheforti costiere), oltre alle interferenze di potentati e stati coinvolti nelle vicende liguri.

Davide Tansini ha descritto i contesti politici che fra Medioevo ed Età Moderna portarono all’esigenza di erigere specifiche strutture fortilizie; la distribuzione di queste ultime; i processi economici e demografici che innescarono; le autorità che seppero sfruttare le potenzialità delle strutture fortilizie; l’evoluzione delle tecniche costruttive con cui furono edificate.

Tra loro compaiono le opere fortificate di Biassa, Bonassola, Camogli, Chiavari, Corniglia, Deiva Marina, Framura, La Spezia, Lavagna, Lerici, Levanto, Manarola, Moneglia, Monterosso al Mare, Porto Venere, Portofino, Rapallo, Riomaggiore, San Terenzo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante e Vernazza.

Diversi anche i casati nobiliari citati durante i tre incontri: Adorno, Aragona, Asburgo, Biassa, Campofregoso, Centurione, Da Lagneto, Da Passano, Da Vezzano, Doria, Fieschi, Malaspina, Medici, Obertenghi, Sforza, Valois e Visconti.

Info

Luoghi:
Lavagna (Genova, Liguria – Golfo del Tigullio, Italia), Torre del Borgo (Vico Nino Bixio)
Levanto (La Spezia, Liguria – Riviera di Levante, Italia), Loggia Comunale (Piazza del Popolo)
Manarola (Riomaggiore – La Spezia, Liguria – Cinque Terre, Italia), Porta Rossa (Piazza Castello)

Date:
5 novembre 2013 (a Lavagna)
13 agosto 2014 (a Levanto)
6 agosto 2015 (a Manarola)

© «In arce»: tutti i diritti riservati – Pubblicato il 16 gennaio 2023 – Aggiornato al 16 gennaio 2023

Matteo Vinzoni (1690-1773), “Foce Lazareto”, 1748, acquerello su carta (particolare). Genova (Liguria), Archivio di Stato di Genova