Testo storiografico riguardante le vicende di Rocca sigillina di Filattiera (Massa e Carrara) nella Lunigiana tra la fine del XV e linizio del XVI secolo, redatto dalla storica Monica Armanetti e tratto dal Quaderno dei Restauri di Documenti dellArchivio Storico.
Fu tuttavia solamente nel 1488 che Rocca Sigillina si diede alla Repubblica fiorentina, proprio perché ormai sfinita dal governo dispotico dei Malaspina. Nel 1495 Filippino del Fiesco dei signori di Pontremoli approfittò del fatto che il territorio della Rocca Sigillina era «mal guardato dai fiorentini» e se ne impossessò, occupandola con lesercito. Rocca Sigillina rimase aggregata a Pontremoli fino al 1525. Il 1525 fu un anno piuttosto travagliato per questo territorio; il Da Noceto allinizio dellanno si era impadronito nuovamente di Pontremoli (e quindi di Rocca Sigillina), dopo averla ceduta al duca di Milano nel 1522. Il conte Da Noceto dovette sostenere un lungo assedio contro gli uomini del duca guidati da Sforzino Sforza e gli uomini della Rocca, vedendo che il conte aveva «rimesso onninamente negli uomini e comune del Castello il pensiero della loro salvezza» nominarono due ambasciatori che si recarono a Firenze per offrire la loro sottomissione al governo fiorentino. La Repubblica fiorentina accettò latto di sottomissione.
Tratto da: Monica Armanetti (a c. di), Quaderno dei Restauri di Documenti dellArchivio Storico, Bagnone, Comune di Bagnone, 2002, p. 4.
Panorama di Rocca Sigillina di Filattiera (Massa e Carrara).
Fotografia.
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