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Biografia artistica

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Testo biografico riguardante l’artista Erminio Tansini, redatto da Davide Tansini e tratto dalla monografia breve Tansini Erminio. Materia e colore (2008).


Materia e colore: parole che per Tansini Erminio […] costituiscono la sintesi e la ‘chiave’ interpretativa del percorso artistico.

Il colore compare in questo particolare itinerario fin dall’inizio degli Anni Ottanta, quando l’artista decide di applicarsi in modo costante alla pittura. Le opere dei primi tempi sono di matrice essenzialmente impressionistica, dove scorcî campestri, marine e nature morte permettono l’affinamento delle tecniche pittoriche – soprattutto l’olio su tela – e la sperimentazione delle potenzialità offerte dal colore.

La materia si lega a quest’ultimo dai primi Anni Novanta: inizialmente a sprazzi, poi in maniera sempre più consistente, grazie anche alla versatilità degli impasti oleosi. Un mutamento avvertibile pure nell’evolversi dello stile, alla cui impostazione impressionistica si aggiungono – e si fanno sentire con forza crescente – ben riconoscibili cariche espressionistiche modellate negli spessori della materia.

Sono queste le realizzazioni proposte nelle esposizioni collettive del periodo e nella prima mostra personale, che si svolge a Cremona nel 1994. In quell’occasione la critica d’arte Tiziana Cordani nota che Tansini attinge «con entusiasmo ai tanti esempi del passato, conservando, tuttavia, un suo timbro autonomo», e «della natura coglie l’aspetto più romantico, una sorta di verginità rude e solitaria, sottolineando una primigenia e schietta bellezza del paesaggio».

Incoraggiato soprattutto da queste parole, l’artista trasforma il successo dell’esposizione in un nuovo punto di partenza, e durante la seconda metà degli Anni Novanta introduce profondi cambiamenti nel proprio stile. Pur conservando il «suo timbro autonomo», Tansini rende il binomio materia-colore protagonista esclusivo déi dipinti, mentre le spatolate divengono sempre più larghe, libere di percorrere lo spazio pittorico per lasciare all’osservatore una crescente autonomia nell’interpretazione.

Sostanziale è l’avvicinamento ai modi ed alle sensibilità dell’arte astratta ed informale […]. […] [Nel 2002] il critico Giorgio Segato ‘coglie’ tale mutamento affermando che la pittura di Tansini «ha definitivamente perduto il rapporto con la realtà da rappresentare e resta pura materia, ‘materia-spazio’ da far risuonare, da rendere espressiva in personali modulazioni, ora ritmiche, per brevi colpi di luce, ora più melodiche».

Sviluppata attraverso varie declinazioni che definiscono di volta in volta l’approccio ai dipinti, l’impostazione astratta ed informale accompagna l’artista negli anni successivi, suggellando la caratteristica riconoscibilità delle sue composizioni.

Opere che nel 2006 […] [sono definite] «di estrema purezza informale», dove «il solo riscontro visivo poggia sull’immanenza dell’astrazione». Opere che Tansini sa realizzare attraverso due elementi: materia e colore.


Tratto da: Davide Tansini (a c. di), Tansini Erminio. Materia e colore, 2008, p. 4.

Proprietà Davide Tansini: tutti i diritti riservàti.


Erminio Tansini

Senza titolo.

2003, olio su tavola, 60 x 70 cm.

Esposto ad Immagina Arte in Fiera 2007 (Reggio nell’Emilia, 23-26 novembre 2007) ed al XXIII Incontro (23 dicembre 2007-6 gennaio 2008).

Proprietà Erminio Tansini.

Erminio Tansini. Senza titolo. 2003, olio su tavola, 60 x 70 cm

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