Testo critico riguardante lartista pizzighettonese Margherita Allegri, redatto dallo storico Davide Tansini e tratto dal quotidiano «La Cronaca» di Cremona (29 Giugno 2010).
Come ogni artista, Margherita Allegri ha scelto un modo tutto particolare di rappresentare la propria visione delle cose: nel suo caso, attraverso le vignette. Se ci si trovasse in cucina, si potrebbe dire che humor, sarcasmo, parodia e satira siano gli ingredienti-base delle sue ricette. Il menu proposto è vario: alcune opere di Allegri presentano situazioni elaborate, che concedono tempo per gustare lintreccio déi personaggî e lo sviluppo del contesto; altre rapide e fulminanti, dai tratti frizzanti e briosi. Certamente ricordano Quentin Blake alcune caratterizzazioni, Melanton gli impianti narrativi, Giorgio Cavazzano la scioltezza del segno grafico tanto per citare alcuni autori che fanno parte del sicuro bagaglio formativo di Allegri. Ma sarebbe superficiale limitarsi a rilevare somiglianze: ben lontana da facili ma insipide imitazioni, lartista dosa accuratamente i diversi suggerimenti improntando il suo operato in maniera davvero originale. Tutto è misurato e calibrato, sia néi contenuti mai volgari né eccessivi sia nellequilibrio formale: segno e colore sono fusi in un tuttuno inscindibile dove luno non prevarica laltro, ed il supporto è scelto di preferenza ruvido quando pochi tratti sorreggono limpianto narrativo. Anche allosservatore poco attento appare evidente che nelle opere di Allegri non cè lirruenza grossolana e spesso arrogante di chi urla cose scontate. Di nuovo, la metafora culinaria condurrebbe a certi vini serviti leggermente freddi: nelle opere di Allegri, infatti, è presente un distacco che non guasta anzi, arricchisce la qualità tecnica delle realizzazioni, quasi una distanza di sicurezza dalle vicende raffigurate che coinvolge sia lautore sia losservatore. Qui si ritorna al punto di partenza, poiché tale distacco è anche il filtro con cui Allegri interpreta la realtà di tutti i giorni: uno sguardo sul mondo non imposto ma suggerito, non gridato ma commentato, con un fare artistico sempre arguto ed elegante.
Tratto da: Davide Tansini, [Margherita Allegri], ne «La Cronaca», Cremona, Società Cooperativa Nuova Informazione, 117, XVII, 2010, p. 25.
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