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(Il) Castello di Tortona



Tortona (Alessandria, Piemonte).

Torre del Castello.

Fotografia digitale.

Tortona (Alessandria, Piemonte). Torre del Castello

L’itinerario tematico (Il) Castello di Tortona, svoltosi a Tortona (Alessandria, Piemonte, Italia) il 25 maggio 2014, ha riportato sulle rive del torrente Scrivia le attività divulgative dello storico lombardo Davide Tansini.

L’iniziativa era dedicata all’antico Castello che sorgeva sul colle Savo, sopra il centro tortonese: un insediamento fortificato nato in epoca preromana, e che per più di due millenni, sino alla fine del XVIII secolo, segnò la storia di Tortona e della Valscrivia. Un complessso fortificato di cui ancor oggi sopravvivono ben riconoscibili resti e del quale lo storico lombardo ha esaminato gli ultimi cinque secoli di esistenza.

Storia del Medioevo, del Rinascimento e dell’Età Moderna: proprio quella cui Tansini dedica da anni la propria opera. Socio dell’«Istituto Italiano dei Castelli», dell’«Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda» e della «Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi», lo storico lombardo ha compiuto numerose ricerche sulla storia locale e sull’architettura fortificata e militare del Nord Italia (per esempio, il progetto «Immagine e memoria» o le rassegne «Incontri castellani» e «Quattro chiacchiere nella storia»).

Percorrendo le varie tappe dell’itinerario attraverso il Parco del Castello (la Torre, i resti della cerchia muraria interna e esterna, l’imbocco dei sotterranei) lo storico lombardo ha illustrato non soltanto le caratteristiche architettoniche della piazzaforte, ma anche i motivi per cui Tortona e il suo Castello furono considerati per secoli una postazione strategica per il dominio sulla bassa valle dello Scrivia, fra Alessandria e Pavia: una roccaforte in grado di controllare i traffici fra Genova e Milano (lungo lo Scrivia stesso, attraverso il Passo del Giovi) e quelli fra Torino e Piacenza (lungo la sponda destra del fiume Po, su un ramo della Via Francigena).

Le tribù liguri, la Roma repubblicana e imperiale, i regni germanici, il Sacro Romano Impero, il Comune, le signorie e il Ducato di Milano, per finire con il Regno di Sardegna: tanti i potentati interessati a mantenere efficienti il fortilizio tortonese, perché le fortificazioni erano alla base del potere. Non soltanto militare.

Il discorso di Tansini ha infatti spiegato come la fortezza piemontese non fosse un edificio creato unicamente per la guerra: il colle Savo fu esso stesso il sito della primigenia Dertona (fu abitato dalla popolazione fino al XVII secolo), mentre il Castello secondo le esigenze fu impiegato anche come base per operazioni di spionaggio e di controspionaggio, per sorvegliare il territorio circostante, nonché come carcere.

Benché in gran parte demolito all’inizio del XIX secolo, il Castello presenta ancor oggi numerosi e interessanti resti immersi nel verde del parco che si estende per diversi ettari sulle pendici del colle Savo e che ha sostituito l’antica piazzaforte.

È questo oggi lo scenario in cui si sono svolte per secoli le vite di migliaia di persone: contadini, mercanti, soldati, architetti, ingegneri, viaggiatori. Tanti anche i personaggi illustri nel racconto di Tansini: l’imperatore Federico Barbarossa (1122-1190), il condottiero Francesco Sforza Visconti (1401-1466), il duca Ludovico il Moro (1452-1508), l’imperatore Carlo V d’Asburgo (1500-1558), il re Vittorio Amedeo di Savoia (1726-1796), il generale Napoleone Bonaparte (1767-1821).

Ma la storia che raccontano i resti del Castello di Tortona è meno lontana di quanto appaia. Con stile affabile, colloquiale, a tratti ironico lo storico lombardo ha fatto emergere dalle vicende della piazzaforte e dei suoi personaggi legami con la realtà attuale: ambizioni, paure, progetti politici, miserie, imprese economiche, fallimenti, speranze.

Così, (Il) Castello di Tortona è diventata una piacevole esperienza per conoscere e rivivere la storia.


Tortona (Alessandria, Piemonte).

Resti delle mura del Castello.

Fotografia digitale.

Tortona (Alessandria, Piemonte). Resti delle mura del Castello

L’iniziativa (Il) Castello di Tortona si è svolta a Tortona (Alessandria, Piemonte, Italia) il 25 maggio 2014 presso il Parco del Castello. L’iniziativa non aveva scopo di lucro. L’illustrazione fornita al pubblico ha riguardato esclusivamente gli esiti le ricerche storico-architettoniche condotte da Davide Tansini.

Ideatore, organizzatore e conduttore dell’iniziativa (Il) Castello di Tortona è stato Davide Tansini.

Per ulteriori informazioni relative a (Il) Castello di Tortona: cellulare 349 2203693, Facebook www.facebook.com/tansinidavide, e-mail eventi@tansini.it.com, Web www.tansini.it/it/castellotortona.html.


Joost de Hondt

Tortona Colonia de’ Romani.

1627, incisione su rame.

Pubblicato sull’opera di Joost de Hondt, Nova et accurata Italiae hodiernae descriptio, Leida, 1627.

Joost de Hondt. Tortona Colonia de’ Romani. 1627, incisione

Fonte: «In arce».


Vincenzo Maria Coronelli

Tortona.

1627, incisione.

Pubblicato sull’opera di Vincenzo Maria Coronelli, Città, e Foretezze dello Stato di Milano, e Confinanti, Venezia, 1693.

Vincenzo Maria Coronelli. Tortona. 1693, incisione

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(Il) Castello di Tortona

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